Paris. Bibliothèque nationale de France, Département des manuscrits, italien 97

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Source
Gallica (Bibliothèque nationale de France)
Library
Paris. Bibliothèque nationale de France, Département des manuscrits
Shelfmark
  • italien 97
Biblissima authority file
Date
  • 1401/1500
Language
  • Italian
Title
  • Vita di S. Girolamo (f. 1-40). " De lo Purgatorio de lo Biato Sancto patricio et de uno caualiero che ce andao et tornao sano et saluo per la fede che appe ad cristo Ihesu " (f. 41-47). Storia della passione di G. C. (in volg.) con questo titolo ". Meditatio consolationis anime et corporis... " (f. 67-65). Volgarizzamento dei soliloqui di S. Agostino (f. 66-79). "... Le XII reuelatione che reuelao la uergene maria ad sancta elisabeth per le quale fo perfecta amica de dio... " (f. 91-96). Norme che dee seguire il sacerdote innanzi di celebrar la messa (f. 96-97). " Le noue cose che dio reuelao ad sancto alberto de alamania " (f. 97-98). " Lo sermone che fece sancto Bernardo ad uno che uolea fare penitentia... " (f. 98-105). " Como sancto francisco promesi obediencia a frate Bernardo de quintaualle ": seguono alcuni §§ dei Fioretti senz'alcun argomento (f.105-115). Storia del " cardenale de Sancto Eusebio " (f. 115 e segg.).
Description
  • Contents:

    Notice détaillée, Mazzatinti t. II, p. 63-75; éd. des ff. 36-39, p. 68-75. Sec. XV; di fogli 117 non numerati; mis. 29 X 21; appartenne alla biblioteca degli Aragonesi. Sul dorso porta questo titolo, impresso recentemente in lettere d'oro, « Vita e morte di S. Gironimo ». Contiene: [——] Vita di S. Girolamo (f. 1-33). Il titolo scritto in rosso, è questo: « Comencza la uita delo biato sancto gironimo et lo transito dela sua morte et li miraculi chi dio fece per isso et como apparse ad sancto Augustino et alo Viscouo Cirillo, de Jerh[usale]m et como manifesto la sua sanctissima gloria alloro con testimonia delo beato Sancto Johanne Bactista reuelando alloro che ipso si era paro ad se ». Incomincia; « Gyeronimo si fo figliolo de uno homo che hauia nome eusebio et fo nobile homo et fo nato de un castello che se chiamaua stridono tra dalmasia et panonia Et essendo hyeronimo fanciullo si andao a Roma et fo plenamente admaistrato de lettere grece et braice et latine nela gramatica si ebe per maistro donato nela rethorica si ebbe victorino aringatore nele scripture diuine ipso si exercitaua jorno et notte et monstrase per quello che haue sparto abondeuolmente... ». Gli argomenti dei capitoli sono i seguenti: [——] 1. Como lo biato gironimo ordinao la sua sepoltura. [——] 2. Como comenda la morte. [——] 3. Essendo lo beato gironimo in la fine della sua vita. [——] 4. Como receuecte la comunione. [——] 5. Visione chi ebbe de ipso lo biato viscouo Cerillo. [——] 6. Come lo sepellero et de conti miraculi che dio mostrao per ipso. [——] 7. Comenza la epistola che mandao sancto Augustino allo biato Cirillo Viscouo de Jerusalem significando 1a magnificentia e la gloria de lo beato sancto Gironimo. [——] 8. Como lo beato santo gironimo si apparse ad santo Augustino et manifestaoli la sua sanctissima gloria. [——] 9. Visione che uede seuero con tre suoi compagni el di ellora chi lo biato saneto gironimo morio. [——] 10. Como lo biato sancto Johanne Baptista apparse in uisione ad sancto Augustino et manifestao como lo biato sancto gironimo era in grande gloria et semele ad isso. [——] 11. Comensa qua la pistola delo viscouo Cirillo la quale mandao ad sancto Augustino deli miraculi de geronimo. [——] 12. Miraculo bello et notabile delo glorioso sancto Gironimo. [——] 13. Como lo beato Eusebio passao da questa misera uita et ancora quelli tre juuene che resuscitao. [——] 14.Como Cirillo de Jerusalem si andao ad li autri sui compagni. [——] 15. Miraculo de Sauiano falso et maluaso heretico. [——] 16. Como lo dimonio si piglia forma de lo biato santo Siluano et andao ad una bella donna nella sua camera et como infamato (?) et como sancto gironimo lo liberao. [——] 17. Miraculo de dui jouene romane como lo biato et gloriuso sancto gironimo sille liberao de mala morte per la sua gracia. [——] 18. Como lo biato sancto Gironimo libero uno niputi de lo viscouo cirillo lo quale fo pigliato e uenduto alo Re de persia. [——] 19. Miraculo de una monicha che hauea depenta la ymagine de lo biato santo gironimo auanti la sua cella et che lo dimonio non la potia nocere. [——] 20. Como apparse alo Viscouo Cirillo uno suo nipote lo quale era morto et dennato alo inferno. [——] 21. Miraculi de alcuni altri jocaturi. [——] 22. Miraculo de uno jouene che jocao e lo dimonio si lo portao in carne et in ossa et credano che sia nelo inferno. [——] 23. Una uisione che ebbe uno monacho che hauia nomo helia. [——] 24. Un altra uisione che uede lo viscouo Cirillo de Alexandria de lo biato sancto Johanne Baptista et delo glorioso biato santo giromino. [——] 25. Como lo corpo delo gloriuso sancto gironimo uolse essere traslatato et deli mufti miraculi che ipso fece. [——] 26. Como lo biato sancto Gironimo ritornao nella sepultura et como apparsi ad Cirillo. [——] 27. Como lo biato sancto Gironimo conuertio tito suo diuoto. [——] 28. Miraculo de dui jouene de alexandria che foro aiutate delo biato sancto Gironimo. [——] 29. De uno cardinali che morio et resuscitao. [——] « Historia scripta per lo gloriuso sancto Gironimo de marco monacho como se partio da lo Monasterio contra la uoluntate delo suo abbate et como fo pigliato dali sarracini e foli data moglere contra sua uoluntate et como lo omnipotente dio si lo liberao » (fol. 34-36). [——] « De tre monachi che andaro alo paradiso terrestro et trouarono dentro Enoch et helia ». (fol. 36-39). [——] « Delo purgatorio delo Biato Santo patricio et de uno caualiero che ce andao et tornao sano et saluo per la fede che appe ad cristo ihesu » (fol. 39-46). Comincia; « Lo biato patricio predicao la fede de christo ihesu in scocia et stando uno di auanti alo Re de scocia aduene che parlando con ipso si appogiao lo suo bastuncello chi era ferrato sopra alo piedi delo Re le passao lo pedi che non sende aduenne che parea alo Re como lo hauesse morduto uno animale vininuso. Nondemeno sostenia lo grande dolore et non diceua niente credendo che santo patricio lo facesse prouare se hauesse pacientia... ». Finisce; « Allora silo benedissero et ipso si se partio dalloro. Quando lo caualiero jonse ala porta lo priore si haue dicta la messa de che uennero ala processione et receperulo con grande allegrecza. Et minarolo ala chiesia doue stecte XV di in oratione et recontao alo priore et ali frati tucti queste cose che hauia ueduti et prouati et da poi XXX di si rendio la sua anima a dio et andao sinde ad gaudere ali beni deIo paradiso alo quale lo nostro Signiore Jesu christo since conduca per la sua misericordia et pieta Amen ». [——] « Incipit meditatio consolationis anime et corporis » (fol. 47-65). La « Introductio et produtio introyti meditationis » comincia; « Io uo tenere il modo che tengono quelli li quali conuitano altrui perho che sempre donano primo e pongono innancze alinuitati alcuni saporecti a prouocar apetito. Cossi propriamente uo fare io lo quale nel mio principio uo parlare per similitudine. E dico che fo una uolta uno nobile homo che ebbe una sua moglie dela quale conceppi et genero uno figliolo da poi molti tempi questa donna se namoro con uno altro homo E peccando con esso degenero dui altri figlioli donde lo marito credea che fossero tucti suoi figlioli poi lo marito se mori... ». Il Cap. I comincia; « Volendo componere una meditatione dela passion de ihesu christo nostro redentore primo domando e priego lagiutorio a quella uergene cio ei Maria... ». Finisce; « Ma dicote che a te e a me serra più utile e necessario pregar una uolta dio per me peccatrice. Et dico tibi uere quia non admictes mercedem tuam Amen. Deo gratias Amen ». E poi, in rosso; « lo aio translato questa ystoria dico chi io la trouay in uno libro antiquissimo credo che hauea piu de anni tricento che era scripto la quale ystoria io la explanay et fo in anno a natiuitate domini Mill[esim]o. cccc°x° ». [——] Volgarizzamento dei soliloqui di S. Agostino (fol. 66-79). Il prologo incomincia; « Incomenezano li soli loqui de sancto augustino et primo lo prologo impercio che fra tucti li diuoti libri che se trouano lo libro deli soliloqui de sancto augustino me pare de singulare deuotione aio pensato de uulgarizarlo aczo che da cossi sancta et utile opera receuere utilita li diuote persone che non sapeno gramatica... ». Al prologo segue l' indice dei capitoli; il testo volgarizzato comincia; « Incomencza dela ineffabile dolcecza de dio capitulo primo. Damiti cognoscere signiore che me cognosci damiti accognoscere uertu de lanima mia Demonstramecte consolator mio lassamecte uedere lume deli occhi mei ». Finisce; « Questa e la porta de dio chi solo li justi entrano per epsa ad uita eterna ad godere collui lo quale uiue in trinita perfecta in secula seculorum Amen. Explicit liber soli loquiorum deo gratias Amen ». « Queste so le XIII reuelatione che reuelao la uergene maria ad sancta elisabeth per le quale fo perfecta amica de dio nostro signiore » (fol. 91-96). Com.; « La prima reuelatione si fo che la uergene maria la recipio in sua discipula... ». [——] Norme che dee seguire il sacerdote innanzi di celebrare la messa (fol. 96-97). [——] « Queste sono le noue cose che dio reuelao ad santo alberto de alamania... » (fol. 97-98). [——] « Quisto e lo sermone che fece sancto bernardo ad uno che uolea fare penitentia per la quale deuentao grande amico de dio nostro signiore » (fol. 98-99). Comincia; « Si tu uoli pienamente peruenire alla gloria de dio prima te conuene obseruare queste cose... ». [——] Epistola di Santa Caterina da Siena. Comincia; « Carissimo patre in christo dolce ihesu io catherina serua deli serui de ihesu christo scriuo ad uuy nello preciuso sangue suo... » (fol. 100-103). Dieci Capitoli dei Fioretti di S. Francesco (fol. 103-115): il primo è acef.. [——] Relazione di una visita alla tomba di S. Francesco di Assisi (fol. 116-117). Comincia; « Era cum lo cardinale de Saneto Eusebio ». Vedila da me publicata su questo manoscritto in ¤Miscellanea francescana$, diretta da M. FALOCI PULIGNANI, fasc. I (Foligno, 1886). [——] Leggenda di « Misser sancto alberto » (fol. 117/b) : l'amanuense ne trascrisse soltanto dodici linee, dopo le quali disegnò in rosso una croce. Gli ultimi due fogli sono bianchi. [——] Riproduco il viaggio « De tre monachi che andaro alo paradiso terrestro », avvertendo, innanzi tutto, che quello che è contenuto nel Cod. 665, è, salvo alcune differenze dialettali, identico al presente. A conferma di ciò basti riferirne il principio: « De tri monaci che zeno alo paradixo terresto. Lo paradixo terresta si è in terra in questo mondo in nele parte doriente suso uno monte altissimo sopra tutti li altri monti et sopra tuto el mondo terreno Del quale paradixo escono quatro fiume li quali cerchano tuto el mondo li quali luno a nome Gison laltyo tygris laltro eufrates et laltro Fyson... ». Vedi ¤Leggende del secolo XIV$, Firenze, 1863, vol. II, pag. 489; e la ¤Leggenda di Adamo ed Eva$, publicata, sul Codice Panciatichiano della Palatina n. 75, dal prof. A. D' ANCONA in Scelta di curiosità inedite o rare (Bologna, Romagnoli, 1870) Dispensa CVI. Quivi il viaggio di Sette al paradiso terrestre ha molta somiglianza con quello dei monaci; in qualche punto, anzi, i due testi sono identici (Cfr. particolarmente pag. 13 e seg. dell' edizione citata). Del Codice parigino 665 (già 7762) aveva fatto menzione, seguendo il Marsand, il chiarissimo F. ZAMBRINI in ¤Opere volgari a stampa dei secoli XIII e XIV$, 4a ediz., pag. 574. Il prof. A. GRAF nella ¤Leggenda del paradiso terrestre$ (Torino, Loescher, 1878, pag. 27 e seg.) dà un sunto di questo viaggio dei tre monaci. [——] [fol. 36-39]. « De tre monachi che andaro alo paradiso terrestro et trovaronce dentro Enoch et Helia. E lo paradiso terresto zo e dicto deliciano si ei in terra in quisto mundo nelle parte de oriente... ».

    Physical Description:

    Papier. 121 ff.: f. A, 1-120, précédés et suivis par 2 gardes de papier. Les ff. 119-120 sont blancs. 280 × 200 mm. Reliure XIXe s.

    Custodial History:

    rois Aragonais de Naples.

    Saisi par Charles VIII dans la Bibliothèque des rois Aragonais de Naples. N° 1582 du catalogue de 1544 de la Librairie royale de Blois ; — n° 2640 du catalogue de la Bibliothèque du roi à Paris à la fin du XVIe s.


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